Max Gazzè a Catania insieme alla band catanese Babil on Suite

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di Valeria C. Giuffrida

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In molti tra colleghi e letterati di alto livello, dichiarerebbero che è ben poco professionale esprimere, apertamente, stima per questo o quell’ artista da parte di un giornalista.

Ebbene, sono poco professionale e  dichiaro un amore incontrastato per Max Gazzè dalla prima volta che l’ho ascoltato.

Come si può rimanere impassibili davanti ai delicati racconti in musica che Max ci sussurra da sempre?

Sono parole e note che arrivano delicatamente e rimangono, non invadono ma ti cullano e difficilmente ti verrà mai l’ idea di spegnere la radio mentre lo ascolti, perché la sua è una musica che arriva garbatamente senza forare i padiglioni auricolari.

Protagonista di un bellissimo concerto all’interno della ritrovata Villa Bellini di Catania, Max ha deliziato i presenti con un concerto a marchio Gazzè, note, parole ed un gran carico d’ ironia.

L’apertura live è stata affidata ai Babil on Suite, una band catanese che mescola con disinvoltura lounge e pop. Il loro primo disco “Roulette”, non a caso fu prodotto da Lucio Dalla e Nando Garozzo.

Dopo l’ introduzione dei Babil on Suite, il palco è tutto di Gazzè.

Una nutrita scaletta  che mescolava ai pezzi più noti, come “il solito sesso”, “Una musica può fare”, “La favola di Adamo ed Eva”, “L’amore pensato”, “Il timido ubriaco”, “Vento d’estate”, “L’uomo più furbo”, “Mentre dormi”, (brano che nel 2011 gli è valso un David di Donatello come migliore canzone originale e il Premio Lunezia Canzone al Cinema), ai brani più intimi e nascosti noti al fan più affezionato.

Non sono mancate le cover improvvisate a sostenere il lato ironico che contraddistingue Gazzè da sempre.

Un semplice attacco di batteria del nostro Puccio Panettieri, si trasformava in improbabili pezzi che variavano da “Pippi Calzelunghe” a “La bamba”, per poi ovviamente ritornare a ciò che doveva essere.

Il pubblico presente ha scaldato con grandi applausi una serata già calda per evidenti situazioni metereologiche, ma che ha rinfrescato gli animi con le note delicatamente ironiche di Gazzè, che sul palco, oltre che da Panettieri alla batteria era coadiuvato da Clemente Ferrari alle tastiere e Giorgio Baldi alla chitarra.

Mentre il tour di “Quindi?” di Max Gazzè prosegue, il cantautore, porta avanti anche il progetto “L’uomo sinfonico”, un esperimento – connubio tra la lirica, la sinfonia e il pop che speriamo arrivi presto anche in Sicilia.

La vita musicale di Gazzè però non è fatta solo di tour, ultimato il nuovo disco che dovrebbe arrivare nei negozi nei primi mesi del 2013, si rimane  in attesa del Santo musicale italiano per eccellenza, Sanremo, che auspichiamo spalanchi le porte ad uno dei nostri cantautori più raffinati.

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